Queste poesie di Maddalena Lotter, tratte dal suo libro d’esordio “Verticale”, risultano colme di rivelazioni e di una quotidianità integra. La giovane età di questa poetessa non deve far pensare a un lavoro poetico poco strutturato. I versi richiamano il bisogno d’illuminare le zone più in ombra della vita e dell’amore. In questi componimenti risuona qualcosa d’incontenibile e sempre in attesa o di un avviso o di un riferimento: “La terra capovolta/ in attesa della pioggia/ come di un padre che alza la voce”.
L’abilità dell’autrice si può trovare soprattutto nella grazia del dettato. Piccole armonie che esprimono l’inqualificabile dolcezza di una lingua straniera prima dell’amore e del sonno: “ Viene/ il momento delle dieci gocce ma io/ già fra le coperte in attesa/ che mi leggi in francese”. Il “bene antico” di Maddalena Lotter si scrive ancora a parole e si ascolta dalle voci amate, è il riferimento di tutti i giorni, è quel buio che incontriamo ogni giorno e che pochi gesti e poche persone trasformano in luce.
Luca Minola
Da Lanterne
*
“All I know is a door into the dark”
Seamus Heaney
Prima del temporale si respira
in punta di piedi, noi collegiali
attente in camicia da notte
ci apprestiamo al vetro
tremiamo, la testa capovolta
in attesa della pioggia
come di un padre che alza la voce.
*
C’è un rispetto fra i tronchi
si può fiorire l’uno accanto all’altro
ma piano, a dovuta distanza
lasciare spazio al respiro dei rami;
volevo imparare dagli alberi
come si sta senza fusione ma poi
è arrivata la tempesta, la stessa
acqua, ho pensato, che ora bagna
la tua casa a valle.
*
Sera
Prima di dormire faccio della pace
un lenzuolo e ti rimbocco la vita.
Assecondarti, stare fra di noi
come sappiamo. Viene
il momento delle dieci gocce ma io
già fra le coperte in attesa
che mi leggi in francese.
*
Notte
Quando ti giri nel letto a poca luce
e sfili la mano dal cuscino
in fretta, tutta un nervo;
quando ti alzi verso l’acqua
e sotto la palpebra chissà quali
luoghi benedetti o precipizi;
nella mia veglia prevedo ogni tuo
spostamento e rumore, se c’è
una nuova penombra verrà
registrata, le daremo un nome
gentile prima dell’alba.
*
Ho cercato di dirmi
cosa sia questa nostra intimità;
in un bene antico e agile
come di vita precedente
teniamo accese le lanterne.
Tutti i giorni impariamo ad imitarci
come fanno le scimmie,
sfiliamo grumi di buio
dai rispettivi capelli.
Nota biografica.
Maddalena Lotter è nata nel 1990 a Venezia, dove vive. E’ diplomata presso il Conservatorio di musica di Venezia e svolge la professione di musicista in diversi ensemble orchestrali e cameristici. Già laureata in Lettere antiche, è specializzanda in Filologia moderna e critica letteraria presso l’Università di Padova.
Verticale (Lietocolle&Pordenonelegge, 2015) è il suo primo libro.
Suoi testi sono apparsi su Nuovi Argomenti, Rainews, Atelier, Nazione Indiana, Internopoesia e nell’antologia: Post’900 – Lirici e narrativi (Ladolfi, 2015).